Anche nel corso del primo trimestre del 2014 Western Digital resta l’azienda che vende più hard disk, in un mercato che ormai conta pochissimi concorrenti
Nel corso degli anni abbiamo assistito ad una graduale riduzione delle aziende attive nella produzione di hard disk meccanici, ridottesi a pochissime in seguito ad acquisizioni strategiche. Il motivo è presto detto: per essere competitivi serve oggi una perfetta ottimizzazione delle linee produttive ed economie di scala davvero efficienti, pena l’impossibilità di realizzare dischi con un prezzo di vendita in linea con quelli dei due maggiori produttori.
Stiamo ovviamente parlando di Seagate e Western Digital, che da sempre fanno della produzione di dischi rigidi il proprio core business. Come si dividono il mercato questi due big? Diversi analisti analizzano l’andamento delle vendite di trimestre in trimestre, riportati poi in grafici che fanno apparire chiara la situazione. Vediamo quella riferita al primo trimestre di quest’anno.
Da circa un anno la situazione si è stabilizzata, mettendo in mostra la leadership di Western Digital: anche nel primo trimestre dell’anno in corso le cose non sono cambiate, con 60,4 milioni di unità vendute contro le 55,2 di Seagate, che rimane ovviamente un ottimo risultato. La fonte, Kitguru, indica anche il prezzo medio delle unità vendute per brand, ovvero 58 Dollari USA per WD e 61, sempre dollari statunitensi, per Seagate.
Le stime parlano di circa 138 milioni di hard disk venuti nel periodo citato, fatto che ci fa intuire le quote di vendita del terzo vendor, ovvero Toshiba: sottraendo al totale la somma delle vendite Seagate + WD, si può accreditare a Toshiba la vendita di circa 22 milioni di unità. Western Digitalfesteggia per le unità vendute, ma anche Seagate ha motivi per fare lo stesso: gli utili sono stati di 395 milioni di dollari contro i 375 milioni di WD, anche se ha venduto meno unità. Seagate è più forte infatti nella vendita di unità enterprise, dove vi sono margini maggiori.