In futuro un semplice cristallo ci potrà aiutare a tenere freschi il processore e gli altri componenti elettronici dei nostri PC che, come sappiamo, sono molto sensibili alle temperature elevate. Questo almeno è quanto promette il cristallo sintetico di arseniuro di boro, messo a punto da ricercatori dell’Università di Dallas, in Texas e dell’Università dell’Illinois.
In cerca di soluzioni per evitare i danni che i circuiti a base di silicio subiscono in caso di surriscaldamento, il team statunitense ha infatti proceduto alla sintesi di una vasta gamma di materiali cercando, tramite una procedura di tentativo ed errore, di individuare le condizioni per produrre cristalli di qualità sufficientemente elevata da risultare efficaci nello smaltimento del calore.
Attualmente come sappiamo si utilizzano diverse soluzioni ma quella più diffusa è basata sull’utilizzo, spesso congiunto di ventole e heatpipe, un sistema efficace ma che nel tempo può degradarsi fino a perdere la propria efficienza. I cristalli invece non hanno parti meccaniche in movimento, non richiedono energia per funzionare e non contengono liquidi, insomma non possono inavvertitamente smettere di funzionare o farlo solo parzialmente a causa di un guasto qualsiasi.