Google down, ecco le motivazioni ufficiali del guasto
Le motivazioni del guasto sono fornite da un portavoce del gruppo:
Oggi alle 3:47 am PT [12:47 ora italiana] Google ha riscontrato una interruzione del sistema di autenticazione per circa 45 minuti, dovuta ad un problema interno con la quota storage. I servizi che necessitano che gli utenti siano loggati hanno riscontrato una elevata percentuale di errore durante quel periodo. Il problema con il sistema di autenticazione è stato risolto alle 4:32 AM PT [13:32 ora italiana]. Tutti i servizi sono ora ripristinati. Ci scusiamo con tutti coloro che sono stati impattati e condurremo un approfondito esame per per garantire che questo problema non possa ripetersi in futuro.
Il problema ha interrotto non soltanto le attività “consumer”, ma anche le operazioni di quanti utilizzano servizi Google a pagamento attraverso G Suite. La spiegazione Google, quantomeno, fuga ogni dubbio circa l’origine del guasto: non un attacco informatico, ma semplicemente una disfunzione interna sulla quale ora si andrà ad investigare per fare in modo che in futuro non possano accadere problemi di questa magnitudo.
In passato non si ricorda una caduta tanto fragorosa per i server di Mountain View: sebbene le disfunzioni possano essere brevi e nell’ordine delle cose per qualsiasi servizio online, ben più preoccupante è stata la caduta della quasi totalità dei servizi Google tutti allo stesso tempo. La reazione sui social ha moltiplicato l’eco di quanto stava accadendo, ma fortunatamente la situazione è stata ripristinata nel giro di 45 minuti.
Le migliori offerte Smartphones Xiaomi di oggi su:
La spiegazione fugherà anche ogni dubbio circa l’origine del guasto (?), ma di fatto non ci dice quasi nulla su cosa sia materialmente successo. Probabilmente al momento non lo sanno bene nemmeno loro, ma il fatto che “i servizi” che richiedono la login degli utenti “hanno riscontrato un’elevata percentuale di errore” al punto di saturare la capacità di storage (!), non credo sia una cosa da poco. Come che comunque fumosa resti come spiegazione. Vista l’estensione del problema e dei disservizi causati oggi, Google non può pensare di chiuderla con quelle 4 righe criptiche. Il guasto di oggi è stato generalizzato e contemporaneo su tutti i servizi, anche quelli a pagamento. Anche quelli ormai “vitali” come la posta elettronica, Google Drive, etc (anche della piattaforma GSuite). E questo evento pone l’accento sulla criticità di fare affidamento su servizi distribuiti; oltre alle lezioni e riunioni saltate causa Googledown, leggevo oggi un commento di un utente che usa l’ecosistema di domotica Google, che non poteva accendere la luce (IoT) della camera del suo bimbo, perchè il dispositivo Google non funzionava. E non c’è modo di comandare un dispositivo IoT se l’ecosistema che lo gestisce non risponde. Questo dovrebbe far riflettere.
DerAdler
2 giorni fa
Molto ben detto: la mia impressione “da esterno” è che, de facto, Google sia diventato un SPOF (non che Facebook sia diverso, in tal senso). Personalmente, proprio per evitare questo, ho sempre preferito usare servizi “in parallelo”, un pò come in casa dove luce, acqua e gas difficilmente vengono a mancare tutti assieme contemporaneamente. Come dice giustamente lei, al di là delle cause, la gente dovrebbe riflettere se sia davvero il caso di “mettere tutte le uova nello stesso paniere”