Imgur, cambia tutto: nuove regole da maggio

Chiunque abbia mai cercato un metodo rapido e gratuito per caricare un’immagine in Rete è finito quasi inevitabilmente su Imgur, servizio fondato nel 2009 e ancora oggi tra i migliori della sua categoria, ma le cose stanno per cambiare, con l’introduzione di nuove regole. Un recente aggiornamento ai propri termini, in vigore formalmente a partire dal 15 maggio 2023, rischia infatti di cancellare una parte del mondo online.

Le nuove regole di Imgur (che piacciono solo a Imgur)

Tra le modifiche annunciate, una porterà al ban dei contenuti espliciti. Niente più nudità (ad eccezione dei nudi artistici) né pornografia, dunque, grazia all’azione combinata di algoritmi istruiti ad hoc e di moderatori in carne e ossa.

Un’altra, invece, sarà ben più difficile da digerire. È prevista l’eliminazione dei vecchi upload non legati a un account. Ciò significa che, un numero imprecisato di immagini e animazioni, rischia di sparire per sempre dall’archivio della piattaforma e, di conseguenza, dalle pagine dei siti che ne hanno eseguito l’incorporamento.

Il team di Imgur è consapevole di come le novità siano destinate a far storcere il naso a una parte non indifferente dei suoi utenti e alle community (in primis quelle di Reddit) che hanno fin qui fatto affidamento sul servizio.

Sappiamo che queste modifiche potrebbero avere un impatto sugli Imgurians che hanno utilizzato Imgur per salvare le loro immagini e i loro artwork. I cambiamenti rappresentano uno step importante per i continui sforzi di Imgur, nel tentativo di rimanere un luogo sicuro e divertente su Internet.

L’intervento si chiude mettendo nero su bianco la disponibilità ad ascoltare i feedback per poi, eventualmente, correggere il tiro. Non fatichiamo a immaginare che ce ne saranno parecchi.

Fondato da Alan Schaaf, Imgur è stato stabilmente nella classifica dei 50 siti più visitati al mondo, raggiungendo la posizione numero 16 nel 2016 per quanto riguarda gli Stati Uniti. È da sempre anche la casa dei meme: non è una coincidenza che proprio il servizio abbia decretato Hide the Pain Harold il migliore del decennio passato.

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